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L'OMBRA DELL'AQUILA E IL MORSO DI LUPO

  • Immagine del redattore: Connor1991
    Connor1991
  • 31 ago 2021
  • Tempo di lettura: 12 min

Aggiornamento: 30 ago 2021



Nota del redattore:

quella che segue è una teoria risalente alla fase di campagna pubblicitaria del gioco; l'aggiornamento della teoria postumo all'uscita del prodotto segue dopo il banner omonimo.

 

Che Assassin’s Creed: Valhalla sarà un capitolo cruciale per il franchise non è ormai un mistero per nessuno, e le dichiarazioni degli sviluppatori in proposito lasciano ben sperare che si riveli uno dei migliori, se non addirittura il migliore Assassin’s Creed di sempre. Il team di sviluppo ha più volte rimarcato l’importanza che questa nuova avventura in salsa vichinga acquisirà per l’universo narrativo, specialmente nel quadro della moltitudine di collegamenti con i capitoli precedenti, caratteristica che a nostra volta abbiamo a più riprese sottolineato. D’altronde, lo stesso periodo storico scelto si colloca esattamente nel mezzo tra l’era della Confraternita degli Assassini, e il periodo ad essi antecedente, quando ancora erano conosciuti come Occulti e, prima ancora, proto-Assassini.


Tra quest’ultimi, per i suoi meriti contro l’Ordine degli Antichi e la Setta di Cosmos, possiamo ufficialmente annoverare Kassandra, meglio conosciuta come Ombra dell’aquila; la misthios diretta discendente degli Isu ci ha infatti accompagnato nella nostra più recedente odissea greca, lasciando in eredità a Layla Hassan il potentissimo Bastone di Ermete Trismegisto.

Oltretutto, le ultime informazioni sul prossimo capitolo hanno confermato che la linea temporale del presente proseguirà da quel punto nella quale si è interrotta con Assassin’s Creed: Odyssey. Ed è proprio sulle possibili connessioni tra l’odissea greca e la nostra futura scorribanda vichinga, che focalizziamo oggi questo articolo.

Non sono affatto scarse le probabilità per cui Otso Berg venga preso in ostaggio dagli Assassini, e che dal suo genoma vengano estratti i ricordi di Eivor, supposto come suo antenato in base a quanto dichiarato dallo stesso Templare.

Iniziamo proprio laddove ci siamo lasciati, con Layla appena uscita vincitrice dallo scontro con Juhani Otso Berg, che aveva condotto la squadra di assalto Sigma in un attacco diretto contro la squadra di Assassini stanziata ad Atlantide. Lo scontro tra i due contendenti è stato completamente a senso unico, con una schiacciante ma ridicola supremazia di Layla, potenziatasi enormemente grazie al potere del Bastone e alle simulazioni dei ricordi genetici di Kassandra. Inebriata dal suo nuovo potere, in un pieno atto di superiorità nei confronti del suo avversario, Layla pianta la punta del manufatto nel bassoventre di Berg, lasciandolo paraplegico e sanguinante al punto da indurgli svenimento.


Il tutto si chiude pertanto con un cliffhanger che ha lasciato ai fan più voraci carta bianca per le più disparate teorie, tra le quali insiste particolarmente quella secondo cui la nuova Croce Nera sarà presa in ostaggio dagli Assassini per una motivazione non ben specificata. Noi, come altri, siamo dell’idea che non solo questo evento possa di fatto realizzarsi, ma che Otso Berg sarà addirittura la fonte dalla quale verrà estratto il DNA utile all’esplorazione dei ricordi di Eivor; ciò implicherebbe naturalmente che l’ex mercenario finlandese ora Templare altro non sia se non un discendente del feroce capoclan norreno.



Non si tratta affatto di una teoria priva di basi, giacché lo stesso Juhani Otso Berg ha dichiarato, in una conversazione intrattenuta con Violet da Costa durante la loro sorveglianza alla Abstergo Entertainment, di aver utilizzato un vecchio modello dell’Animus per rivivere i ricordi di un suo antenato vichingo coinvolto nell’assedio al monastero di Lindisfarne, anno 793. È dunque possibile che Eivor sia un discendente di questo guerriero vichingo e, di conseguenza, un antenato di Berg? Per fornire una risposta plausibile a questa domanda dobbiamo anzitutto osservare la provenienza dei norreni che assediarono Lindisfarne e poi stimare il distacco generazionale tra il raider antenato di Berg ed Eivor.

Come ci è noto, Eivor ha origini norvegesi, per cui sarebbe più che lecito supporre come l’antenato vichingo citato da Berg provenisse dalla medesima terra; l’opinione storiografica è pressoché unanime nel confermare l'estrazione danese degli assedianti, ma fonti vaghe e molto incerte, ritenute ben poco attendibili, affibbiano all’assedio del monastero cristiano di Lindisfarne un’impronta norvegese.


D’altro canto dobbiamo considerare l’attitudine alla migrazione del popolo vichingo, che apre uno scenario in cui il raider antenato di Berg potrebbe essersi sposato in Norvegia proseguendo la sua discendenza sino alla nascita di Eivor; data l’incertezza che caratterizza il dato geografico, tocca allora fare maggior riferimento al distacco generazionale tra i due personaggi: nella sua narrazione, Otso Berg afferma che il suo antenato fosse ancora giovane nell’anno 793, per cui potremmo stimare che, se una generazione in media dura intorno ai 30 anni, Eivor potrebbe essere suo nipote se non addirittura bisnipote!


Per cui capiamo bene che sussista l’effettiva possibilità che Eivor discenda dall’antenato di Berg e che pertanto anche il capoclan norvegese possa rivelarsi un avo del Templare nostro contemporaneo, il cui DNA fornirà a Layla il materiale per riviverne i ricordi. E se nel presente potrebbe essere questo il collegamento tra i due capitoli, nel passato potremmo ritrovare addirittura di meglio! Infatti sappiamo molto ben come Kassandra, dopo aver ottenuto il Bastone di Ermete Trismegisto, sia vissuta per oltre duemila anni, combattendo numerose guerre e viaggiando da un’estremità all’altra della Terra.



Dal suo dialogo con Layla evinciamo oltretutto la sua filosofia di impronta pitagorica, secondo la quale deve sussistere equilibrio universale tra caos e ordine, ovvero, rispettivamente, tra Assassini e Templari. Non sarebbe dunque errato supporre che Kassandra sia stata spettatrice di molti dei più importanti eventi della storia. Sapendo che Assassin’s Creed: Valhalla mostrerà le radici dell’evoluzione degli Occulti in Assassini e degli Antichi in Templari, possiamo aprirci alla possibilità che Eivor e la celebre Ombra dell’aquila possano incontrarsi in Inghilterra?

Poiché il Bastone di Ermete ha mantenuto in vita Kassandra fino al 2018, permettendole di partecipare e osservare ai maggiori eventi della storia, non è da escludere la possibilità che possa incontrarsi con Eivor.

Dopotutto, quella di Kassandra non sarebbe una presenza scomoda, ma al contrario, il principio di equilibrio universale al quale divenne devota nei secoli a venire potrebbe fornire spunti di riflessione interessanti, nonché degli scenari alquanto caratteristici nello sviluppo della già nota meccanica dei dialoghi a scelta multipla: appare chiaro ormai che nel decorso delle sue scorrerie Eivor stabilirà una relazione di mutuo supporto con gli Occulti sassoni.


Per questo motivo sarebbe interessante, almeno dal nostro punto di vista, poter dibattere con Kassandra sull’impatto che questa collaborazione potrebbe avere nello squilibrio universale; chissà che la misthios non possa anche convincere il guerriero vichingo a venir meno al suo accordo in qualche occasione. La sua presenza sarebbe, in altre parole, un fattore destabilizzante che potrebbe indurre Eivor ad intraprendere percorsi diversi, influenzando più o meno marcatamente la guerra tra Ordine e Confraternita.

L’avventura che abbiamo vissuto a fianco della misthios ha inoltre sottolineato con ancor più forza l’importanza vitale che i Frutti dell’Eden, o più in generale l’eredità degli Isu, rivestono nel conflitto tra le due potenze in gioco.

Dal momento che secondo McDevitt, il protagonista, Eivor, non sarà né un netto alleato degli Assassini, né dei Templari, l'influenza di Kassandra potrebbe indurlo a schierarsi anche con gli Antichi stessi, presumibilmente capeggiati da Re Ælfred il Grande.

Sulla base di questi presupposti possiamo aspettarci allora la presenza di almeno uno o più manufatti antichi lungo il sentiero di Eivor, dato anche il suo coinvolgimento nei piani degli Occulti sassoni. Assumendo come vera l’ipotesi che il capoclan norvegese si incontri con l’Ombra dell’aquila, possiamo allora formulare l’ultima delle nostre ipotesi sul collegamento tra i due capitoli: il ritorno della Lancia di Leonida.


Se ben ricordate, nella primissima sequenza del presente vista in Assassin’s Creed: Odyssey osservammo Layla recuperare la potente arma, la quale era stata seppellita insieme al libro perduto di Erodoto; dall’inquadratura scelta non possiamo però cogliere nessuna informazione o dettaglio che possa indicarci la nazione o l’area in cui la lancia sia stata seppellita. Dalle parole della stessa Kassandra sappiamo che l’arma venne consegnata ad Erodoto quando perse del tutto il suo potere, per poi finire appunto seppellita in un territorio sconosciuto e in un periodo altrettanto ignoto.



Per quanto possa rivelarsi probabile che la lancia sia stata seppellita in terra ellenica, alcuni fattori narrativi chiave potrebbero anche averla condotta in aree geografiche ben più distanti. Tra la fine della Guerra del Peloponneso e l’inizio delle espansioni vichinghe c’è un intervallo di oltre un millennio, durante il quale non sappiamo nulla di ciò che accadde alla Lancia di Leonida, nemmeno se a seppellirla fu lo stesso Erodoto: quest’ultimo, infatti, potrebbe anche averla donata ad uomo di sua fiducia per allontanare il manufatto il più possibile dalla Grecia.

Sulla base di questo deficit di informazioni potremmo allora immaginare che la Lancia possa essere giunta in Inghilterra, nelle mani di Eivor, il quale potrebbe averla in seguito seppellita; in più dobbiamo tener conto che la base in cui Layla fa ritorno dopo aver recuperato il manufatto si trova a Londra, per cui è improbabile che il sepolcro della Lancia di Leonida fosse troppo distante da lì.

La Lancia di Leonida potrebbe tornare nelle vesti di Gungnir, leggendaria arma brandita dal dio Odino nel suo ultimo scontro con Fenrir.

Che Eivor possa brandire la potente arma potrebbe sembrare un’affermazione azzardata e senza contesto, ma in realtà potrebbe collegarsi intrinsecamente alla mitologia norrena, e in particolare, alla figura di Odino: il Padre di Tutti brandiva infatti una leggendaria lancia, Gungnir, che si diceva non potesse mai mancare il suo bersaglio, rendendola un’arma temibile almeno quanto il martello Mjollnir. Il mito narra di come questa venne forgiata dai nani figli di Ivaldi sotto la guida del fabbro Dvaline, e che Odino la utilizzò nel suo ultimo scontro con il colossale Fenrir. E se la Lancia di Leonida fosse dunque assimilata a Gungnir? Ci è abbondantemente nota, dopotutto, la fede dei vichinghi nelle loro icone, e il loro reverenziale ossequio verso i loro miti e i loro dei. D’altro canto sappiamo dalle parole di Kassandra che il manufatto perse gran parte del suo potere, motivo per cui la diede a Erodoto.


Una simile evenienza implicherebbe che per sfruttarne le massime prestazioni la lancia debba in qualche modo essere riparata. In tutta la lore del franchise si registra un solo evento che abbia portato al ripristino completo di un Frutto dell’Eden. Il romanzo Assassin’s Creed: Heresy riporta infatti come Simon Hathaway sia riuscito a riparare la Spada dell’Eden che venne pesantemente danneggiata nello scontro tra François Thomas Germain e Arno Dorian; il ripristino del potente manufatto si verificò mediante l’inserimento del cosiddetto Cuore: un dispositivo tecnologico degli Isu in grado di sbloccare il pieno potenziale di una spada, e appunto, di ripararla.



È improbabile che la lancia possa essere riparata con un simile meccanismo, ma abbiamo comunque conferma in via definitiva dell’esistenza di alcune metodologie per riparare i Frutti dell’Eden e ripristinarne l’antico potere. Viaggiando in avanti con speranza e fantasia, possiamo teorizzare che Eivor possa a un certo punto dover affrontare un combattimento dalla portata superiore a quella umana e, se l’ipotesi del suo incontro con Kassandra dovesse rivelarsi valida, allora anche il ritorno della Lancia di Leonida potrebbe prospettarsi all’orizzonte – anche in virtù del rinnovato sistema di combattimento dual-wielding che permetterebbe di brandirla come fosse una spada.


Sono ovviamente delle semplici ipotesi, un nostro tentativo di individuare gli eventuali e più probabili collegamenti tra Valhalla e Odyssey, data la già ribadita volontà degli sviluppatori di collegare l’avventura norrena con gli altri capitoli principali del franchise.

Sperando di vedere le nostre teorie confermate nel prodotto finito, ringraziamo tutti quanti voi lettori giunti alla fine dell’articolo. Skål!



Ebbene, quanto avevamo ipotizzato non è avverato per niente; sebbene il gioco base offra un'avventura veramente suggestiva e ricca della lore tanto cara allo zoccolo duro del fandom, di Kassandra e della sua Lanca di Leonida non si è vista neanche l'ombra, tantomeno di quell'Otso Berg che nei nostri sogni più lontani doveva essere una parte essenziale della trama nel presente.

La Croce Nera infatti, non solo si è vista sconfitta con metodi decisamente poco ortodossi e pacati, ma è anche stata cestinata. E intendiamo in senso letterale, dal momento che l'unico frangente in cui compare il nome di Otso Berg in Assassin's Creed: Valhalla è un file audio di un suo interrogatorio da parte degli Assassini, presente nel cestino del laptop di Layla. Smacco imperdonabile da parte della produzione, il file in questione non può essere ascoltato.

Con l'annuncio del DLC di Muspellheim, Ubisoft ha aperto le porte ad una nuova stagione di espansioni per Assassin's Creed: Valhalla, tra le quali sembra essercene una dedicata alla nostra misthios millenaria.

A fronte di quanto visto nella saga di Eivor il Morso di Lupo insomma, saremmo portati a dire che la teoria da noi formulata sia del tutto invalida: Kassandra non riuscirà mai ad incontrare la reincarnazione di Odino. A ribaltare le carte in tavola ci pensano alcune indiscrezioni balzate fuori durante le settimane più recenti, rinforzate ulteriormente da alcuni succosi rumor usciti proprio questo dì.

Che L'Ira dei Druidi e L'Assedio di Parigi non saranno più le sole espansioni del gioco non è più un mistero per nessuno, tant'è che Ubisoft ha annunciato il ritorno delle sequenze mitologiche con un viaggio nel regno norreno, e dunque terra Isu, di Muspellheim, più tanti altri DLC.



Il risultato dovrebbe essere la più grande campagna di supporto mai realizzata per un capitolo principale di Assassin's Creed; tra tutte queste espansioni se ne fa strada una fantomatica ambientata in Scozia, che dovrebbe vedere come coprotagonista la nostra cara Kassandra di Sparta. A scoperchiare questo vaso di Pandora è ancora una volta lo YouTuber francese j0nathan, ormai arcinoto per aver divulgato una quantità ciclopica di rumor sul futuro della serie e per avere in passato anticipato qualche verità. Tutto comincia infatti con un suo video, nel quale afferma di aver trovato via datamining alcuni file di gioco citanti l'Ombra dell'aquila; gli stessi file sembrano menzionare la Scozia come setting principale e l'Isola di Skye come almeno una delle aree esplorabili. Di seguito il video imputato:



A rincarare ulteriormente la dose è un altro YouTuber, tale andyreloads, che nel suo video più recente elargisce ulteriori dettagli su questo fantomatico DLC in Scozia.

L'espansione dovrebbe cominciare con la venuta di una veggente di nome Edyit in quel di Ravensthorpe, porgendo una richiesta di aiuto al Clan del Corvo per sedare alcuni problemi che affliggono proprio l'Isola di Skye sopra menzionata: la popolazione infatti non riesce a dormire a causa di incubi ricorrenti. Eivor dunque consulta la propria veggente, Valka, la quale benedice il suo viaggio in Scozia e la avverte che la causa di questi problemi potrebbe risiedere in nientemeno che... Randvi.



La luogotenente, nonché ex moglie del principe Sigurd Styrbjornsson, è stata in passato soggetta di più speculazioni in merito al suo essere in realtà una Kassandra di Sparta sotto mentite spoglie, al netto di una personalità completamente differente e di tratti somatici che non coincidono neanche per errore. E il DLC infatti sembra voler rimanere fedele al gioco base, dal momento che Eivor dovrebbe incontrare Kassandra proprio sul suolo scozzese.

Insieme, dovrebbero mettersi alla ricerca di un Frutto dell'Eden che Kassandra descrivere semplicemente come artefatto appartenuto ad una razza di antiche divinità. L'autore del video riporta l'ipotesi per cui l'oggetto in questione potrebbe essere una Mela dell'Eden, manufatto che non ha sicuramente bisogno di presentazioni e che già in passato è stato causa di insonnia per alcuni suoi possessori: uno su tutti, George Washington, la cui Mela gli mostrava continuamente visioni della sua tirannide sulle ormai libere colonie americane.

Oggetto della contesa, e dunque motore principale del DLC, dovrebbe essere una Mela dell'Eden che, brandita da un soggetto non specificato, causerebbe incubi e insonnia alla popolazione locale dell'Isola Skye, sulla riva scozzese. Un caso di insonnia causato da una Mela è già stato visto con George Washington.

Per una storia di tutto rispetto serve ovviamente un antagonista di tutto rispetto. Sembra infatti che l'Isola di Skye sia il territorio di una fazione di cultisti facenti uso di maschere rituali, similmente alla già vista Setta di Cosmos - improbabile che si tratti ancora una volta della stessa fazione, in quanto venne smantellata dal suo ultimo Spettro in persona. Ad ogni modo, andyreloads afferma che il culto in questione ha già avuto modo di combattere con Kassandra in passato, per cui è presumibile che si tratti di un residuo dell'Ordine degli Antichi.

Diciamocelo però chiaramente: la suddetta fazione, seppur avesse tutte le carte in regola per comparire anche nei due DLC già di dominio pubblico, è stata sostituita da due fazioni uniche e completamente separate dalla lore a noi nota, i Figli di Danu e i Bellatores Dei.



Per quanto ci riguarda dunque, è più verosimile che Ubisoft introduca una fazione inedita anche in questa espansione in salsa scozzese, seppur ovviamente ci si augura il contrario; apprezzeremmo infatti molto una eventuale comparsa dei primissimi Templari, fondati da Re Ælfred il Grande dalle ceneri degli Antichi stessi.

Seppur trattati alla stregua di midquel infatti, i due DLC suddetti si ambientano cronologicamente dopo la fine della saga di Eivor in Inghilterra, e sulla stessa falsariga dovrebbe essere sviluppato il nuovo prodotto; la presenza dei Templari non sarebbe dunque incongruente con il contesto, al contrario, cronologicamente plausibile e affine alla presunta Mela dell'Eden facente le veci di pomo della discordia.

Sebbene il nostro desiderio più recondito sia quello di vedere i primi Templari finalmente all'opera, siamo già abbastanza certi che questo DLC scozzese presenterà una fazione inedita e slegata dalla lore, esattamente come per i Figli di Danu e i Bellatores Dei.

Ricordiamo infatti che alla base di questo nuovo Ordine vi è un fortissimo sentimento cristiano da parte di Ælfred, desideroso di creare una solida guida che possa ispirare l'umanità a vivere secondo i principi di Dio promulgati dai Templari; e se è vero che il lupo perde il pelo e non il vizio, il consolidamento di questo loro Nuovo Ordine Mondiale potrebbe anche ruotare intorno ad Mela come mezzo di controllo per le masse.

D'altronde è scritto nella natura stessa della loro ideologia: i Templari usano qualsiasi mezzo pur di controllare l'opinione e il sentimento popolare, e per questo sono spesso suscettibili al potere. Chissà che dunque i primi membri di questo Ordine non si mettano alla ricerca della Mela come simbolo del peccato originale commesso da Adamo ed Eva.


Tra l'altro, vista la filosofia maturata da Kassandra riguardo l'equilibrio universale tra ordine e caos, sarebbe davvero pennellata l'opposizione dei Templari, sostenitori fervidi del concetto di ordine e regole sotto la loro egemonia, al suo operato. Ma non ci facciamo troppe illusioni: la nostra ipotesi ufficiale è che vedremo una nuova fazione, slegata del tutto, o comunque molto, dalle precedenti.

Sembra anche che vi saranno alcuni dialoghi dedicati all'Occhio dell'aquila, in cui emergeranno le diverse abilità di Eivor e Kassandra, e qualche piccola linea di dialogo in merito alla discendenza di Eivor, che sembra essere di particolare interesse per la misthios. In ultimo il video menziona anche un piedistallo o qualcosa di affine.

Importata direttamente da Odyssey, sembra che farà ritorno l'acquisizione di un frammento di origine Isu per ogni bersaglio del culto nemico che verrà assassinato. Come per il capitolo greco tali frammenti dovrebbero essere parte di un piedistallo, ma non è chiaro quali funzioni potrebbe avere.

Sembra infatti che l'avventura in cui saranno coinvolte le due coprotagoniste comprenderà anche la ricerca di cinque frammenti di metallo Isu, o adamante per i più esperti (si presume uno per ogni bersaglio del culto nemico) da inserire nel suddetto piedistallo. L'obiettivo dovrebbe coincidere con la schiusa di un luogo non specificato, ma presumiamo un tempio perduto degli Isu, pur non escludendo che possa trattarsi di una seconda Piramide degli Isu. Essa era un dispositivo che la Setta di Cosmos sfruttava attraverso Deimos e i discendenti degli Isu per generare dei Calcoli, visionando dunque i futuri più probabili; è abbastanza scontato che qualora la strada del Morso di Lupo incrociasse quella dell'Ombra dell'aquila, l'intera trama dovrà ruotare intorno alla Prima Civilizzazione. Ma queste teorie hanno un qualche fondamento logico?


L'esperienza ci insegna di sì, ma al contempo siamo abbastanza certi che non tutte le indiscrezioni citate si realizzeranno in qualche modo. A insospettire sulla veridicità dei rumor sarebbe infatti il coinvolgimento di Randvi spiegato in prima battuta, seppur ella non abbia assolutamente nulla in comune con Kassandra. In sintesi, la nostra teoria in merito allo svolgimento del presente è ormai certamente smentita, ma dato che il fondamento di questo articolo era il supposto incontro tra Eivor e Kassandra, non ci daremo per vinti. Semplicemente, attendiamo il verdetto finale e scopriremo se avremo avuto torto o ragione. Skål!



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