ISU - OLTRE I CONFINI DI TEMPO E SPAZIO
- Connor1991
- 29 ott 2019
- Tempo di lettura: 9 min
Aggiornamento: 25 dic 2020

Uno degli argomenti più complicati e sottovalutati dell’intero franchise sono gli Isu: questi esseri umanoidi straordinariamente intelligenti crearono i Frutti dell’Eden, e anche dopo la loro totale estinzione furono in grado di comunicare ed esercitare un ascendente su chi dopo di loro sarebbe venuto. È infatti attraverso i suoi incomprensibili messaggi che la Prima Civilizzazione ci ha accompagnato nel corso di questi 12 lunghissimi anni, ricoprendo un ruolo di spicco sia direttamente che indirettamente in gran parte degli eventi più concitati di questo franchise: dalla morte di Desmond Miles, alla resurrezione di Giunone sino all’avvento e la morte dell’Erede dei Ricordi. Ma ci siamo mai chiesti di preciso in che modo gli Isu riuscissero a sapere sempre cosa sarebbe accaduto nel futuro e come potessero influenzarlo? Come facessero a sapere con una precisione disarmante dove e quando Desmond o Layla Hassan avrebbero potuto incontrare delle loro rovine, o che nel 21 dicembre 2012 si sarebbe verificata una nuova catastrofe?
Pur non essendo semplice, la risposta risiede in due parole chiave: Codice e Calcoli. Vediamo insieme di cosa si tratta! Senza indugiare in ulteriori convenevoli cominciamo subito con l'analizzare il concetto di Codice, fondamentale per comprendere come gli Isu furono in grado di comunicare con tutti coloro che vennero dopo la loro estinzione; la sua definizione risiede in un gruppo di registrazioni collezionato da Layla nel corso delle sue esplorazioni dell’Egitto tolemaico attraverso i ricordi di Bayek di Siwa. L'insieme di questi messaggi ricade sotto il nome di La Verità Empirica.

Una prima definizione rigorosa di Codice ci viene fornita nel Segmento 2, la cui narratrice allude in prima battuta al potere del linguaggio: è infatti attraverso il linguaggio in tutte le sue forme che noi umani diamo forma alla nostra visione della realtà, per esempio esprimendo sentimenti con le parole o tentando di interpretare ciò che ci sta attorno tramite la matematica. La narratrice precisa tuttavia che questa concezione di linguaggio è il limite massimo di comprensione umana della realtà, in quanto essendo stati creati per essere poco intelligenti, non riusciranno mai a comprendere il Codice:
“Il Codice. Le equazioni della vita. Inscritte nel profondo del cuore di ogni stella, di ogni granello di polvere. Ogni secondo che passa è una parola, un simbolo. Tutto ciò che passa è parte di un linguaggio semplice eppure complesso contenuto nel tempo [...] Un linguaggio che può essere letto, che racconta ciò che fu, ciò che è, e ciò che sarà.”
Cosa si intende dunque con Codice? Un insieme di regole e postulati matematici in grado di descrivere integralmente la realtà in ogni punto dello spazio in un determinato istante di tempo. Per dirla più semplicemente, mentre gli umani sfruttano la matematica per calcolare il tempo che intercorre tra un evento A e un evento B, il Codice descrive invece il come scorre il tempo, rendendolo a tutti gli effetti un sinonimo del tempo stesso. Il Codice è il tempo, e il tempo è il Codice. Tali formule dunque permettono di leggere letteralmente la realtà in qualunque luogo e tempo della storia dell'universo, sia esso passato, presente o addirittura futuro.
Chiariamo ulteriormente, in quanto il concetto in sé è abbastanza complicato. La narratrice, nel corso del messaggio cerca di paragonare le interpretazioni che umani e Isu hanno del tempo: agli occhi di noi umani il tempo è ciò che ci permette di misurare lo scorrere degli eventi, appunto il passaggio dall'evento A all'evento B; secondo la narratrice invece, il tempo per gli Isu è più simile ad una lavagna infinitamente grande e stracolma di calcoli, ognuno dei quali rappresenta una variabile della realtà che intendono descrivere.
Tutto ciò che ci sta attorno, la velocità con cui pensiamo, cosa pensiamo, la cadenza del respiro, le azioni di chi ci sta attorno, la chimica, la struttura e la posizione del mobiletto che ci sta accanto e perfino i nostri sentimenti, sono dei dati in quella lavagna. L’insieme di tutti questi dati variabili descrive l’intera esistenza in ogni punto dell’universo per quel determinato istante di tempo, e sino all’infinito dimensionale. Vediamo dunque di fare un riassunto ben concentrato: il Codice è l’insieme di tutte quelle regole che descrivono fisicamente il come scorre il tempo, permettendo di comprendere nel corso di ogni istante del suo flusso tutto ciò che accade nell’universo e come quest’ultimo cambierà, si evolverà, nel corso dello scorrimento; ogni evento o azione che accade nell’universo rappresenta un dato, una variabile, all’interno delle equazioni del Codice; al mutare di un solo dato, muta lo scorrere del tempo e si genera una realtà diversa dalla precedente.
Lo si può anche immaginare come una storia già scritta, che procede in linea retta e senza mai fermarsi. Sperando di aver dato una spiegazione chiara, facciamo un ulteriore passo avanti. Naturalmente, nel momento in cui qualcuno scopre un procedimento capace di descrivere tutte le possibili realtà che sono state e che saranno, cerca di sfruttarlo per riscrivere a suo piacimento la propria. E gli Isu tentarono di fare proprio questo: come quarto metodo di salvezza dalla Grande Catastrofe, provarono a manipolare queste equazioni in modo da costruire una realtà esattamente per come volessero loro. Per diverso tempo tentarono di capire come usare il Codice per alterare l'esistenza, ma come conferma un estratto del Segmento 2, fallirono sempre:
“L’unica regola che condividiamo tutti. Immutabile, ineffabile.”
Per cogliere l’ineluttabilità del tempo, basti pensare a quando Giunone raccontò a Desmond di tutti i tentatavi fatti dalla sua civiltà per fermare la Catastrofe di Toba: loro avevano letto nel Codice che un giorno si sarebbero estinti, ma poiché a causa di un nodo temporale non potevano cambiare il loro fato, ogni loro progetto o piano per tentare di salvarsi fallì. Proprio come la moira greca, ciò che è scritto non può essere cancellato in alcun modo. O almeno in apparenza.

Ma se non potevano cambiarlo in alcun modo, potevano quantomeno limitarsi a leggerlo in tutte le sue possibili forme. Conoscendo infatti le equazioni del tempo, potevano fare in modo di influenzare le epoche successive agendo fisicamente nel loro presente. Per dirla in parole più semplici: conoscendo in anticipo il proprio futuro mediante la lettura del Codice, che è il tempo, si può cambiare quel futuro compiendo una specifica azione nel proprio presente in grado di rendere del tutto vano quello stesso futuro, generandone uno nuovo. Come era possibile ciò? Mediante una diversa tipologia di procedimenti matematici che permettessero loro di calcolare con estrema precisione, la probabilità che si verificasse una qualunque realtà futura - o meglio, una qualunque versione futura del Codice. Se infatti, grazie alla comprensione del tempo in quanto sistema costituente della realtà potevano leggere gli schemi con cui esso scorreva, potevano anche comprendere come esso si sarebbe evoluto in funzione di determinati eventi.
Diamo una spiegazione ancora più semplice. Conoscendo i meccanismi con cui scorre il tempo, gli Isu conoscevano praticamente tutta la storia della creazione e della fine dell’universo dall’inizio sino alla fine. Supponiamo vogliano che in un determinato momento futuro accada un evento E, funzionale ai loro scopi, e supponiamo che la loro realtà temporale si chiami R0. Comprendendo il tempo e i suoi meccanismi, loro avevano le capacità per poter prevedere in quale realtà RE, tra le tante possibili date dallo scorrere del Codice, era più probabile che si verificasse E. Queste misure di probabilità, ideate da Minerva, prendono il nome di Calcoli:
"E in avanti? Potevamo guardare in avanti! E così provammo a guardare oltre noi stessi, per conoscere il futuro. Prima cercammo se ci saremmo salvati, ma la risposta era sempre la stessa. Così provammo altre strade. […] Colei che tu chiami Minerva, anche lei smise di cercare. Cominciò a parlare, invece. Comunicava attraverso il tempo, sperando che tu ti salvassi. Nascondeva messaggi in luoghi nascosti. Solo per te e per chi è qui dentro."

Ma per capire bene cosa sono i Calcoli dobbiamo fare un attimo capo al concetto di simulazione. Nel Segmento 1 il narratore del messaggio apre il suo discorso alludendo al concetto di simulazione, ovvero la ricostruzione di un evento o di una realtà diversa dalla nostra in tutto il continuum spazio-temporale. Nello specifico, il narratore domanda se la realtà che stiamo vivendo, intesa come la percezione che abbiamo di ciò che li circonda, sia reale. Più precisamente, allude al fatto alla realtà di Layla come se potesse essere una simulazione processata da qualcun altro – che è una teoria realmente esistente, nota appunto come ipotesi della simulazione.
“È reale la strada su cui cammini? È reale la tua tecnologia preferita, la musica che ascolti, l’amante che baci, il nemico che odi? Senti il rumore dei piedi. Basta a renderli reali? Nei tuoi nemici scorre il sangue, basta a renderli reali?”

Tornando ai Calcoli, abbiamo detto che questi sono una sequela di procedimenti matematici scaturiti dalle informazioni estratte dal Codice. Questi permettevano agli Isu di calcolare con alta precisione la probabilità che si verificasse una determinata realtà in funzione di un determinato accadimento, che volendo essere più tecnici, rappresenterebbe il dato variabile della grande lavagna: in funzione del fatto che quell’evento avvenga o non avvenga si generano due versioni della realtà differenti, con diverse probabilità che accada ciò che desiderano gli Isu. Tutti questi procedimenti matematici vengono effettuati nel Nexus, una frattura dimensionale in cui gli Isu calcolavano le realtà in cui le probabilità che accadesse ciò quanto volevano fossero massime; dopodiché ne effettuavano appunto delle simulazioni. A testimone un estratto del Segmento 1.
“Gestiamo migliaia di simulazioni, alla ricerca della versione perfetta. Alla ricerca di Desmond. Tutte sembrano reali, molto reali. Ma non c’è modo di esserne sicuri, vero? Certo che no, tutto può essere simulato. E trovare la risposta può portare alla cancellazione. Dalla versione. Dal Codice.”
Abbiamo pertanto appurato che i Calcoli sono delle simulazioni che computano la probabilità che dentro al Codice si formi una realtà RE in cui si verifica uno specifico evento E di particolare interesse per gli Isu. Ma come abbiamo detto, i Precursori non erano in grado di manipolare il Codice, per cui dovevano assicurarsi che la realtà RE simulata si verificasse realmente compiendo azioni nel loro presente. In termini più tecnici, inserivano nel Codice quel dato matematico che avrebbe permesso il verificarsi dell’evento E. Possiamo spiegarci meglio tramite un esempio.

Leggendo tra le righe del Codice, Giunone scoprì che un giovane nativo americano di nome Ratonhnhaké:ton sarebbe entrato in contatto con una Sfera di Cristallo. Inoltre seppe che attraverso una macchina chiamata Animus un discendente di quel nativo americano chiamato Desmond Miles avrebbe rivissuto i suoi ricordi. E Giunone nel Codice lesse anche che verrà imprigionata nel Grande Tempio, destino che è immutabile. Queste scoperte rappresentano la realtà futura prevista nel Codice, che chiamiamo RC. Dunque cominciò a pianificare la sua liberazione, decidendo di influenzare sia Desmond che il suo antenato. Ma come avrebbe potuto fare se costoro sarebbero vissuto millenni dopo di lei? E soprattutto, come poteva fare se il Codice non era manipolabile e non poteva cambiare il suo futuro? Semplice.
Precisiamo anzitutto che la sua liberazione rappresenta l’evento E di suo interesse. Dopodiché si presti attenzione alla spiegazione che segue.
Ella entrò nel Nexus, cominciando a simulare diversi futuri in cui una sua azione X compiuta nella sua realtà R, influisca sulla realtà RC, fino a trasformarla nella realtà RE in cui si verifica l’evento E di suo interesse. L’azione X non era un dato previsto dal Codice, ed è stato inserito da Giunone sapendo che avrebbe influenzato il futuro in quello specifico momento di suo interesse, creando appunto E. Vediamo il tutto applicato al nostro esempio.
Dopo aver calcolato tutti i futuri necessari, Giunone scoprì che per tornare libera in futuro (evento E) doveva compiere nella sua realtà R la seguente azione X: registrare un messaggio nella Sfera di Cristallo che troverà Ratonhnhaké:ton, facendogli credere che unirsi agli Assassini e ritrovare la Chiave del Grande Tempio in mano ai Templari avrebbe garantito la salvezza del suo popolo. Sapendo che più in là nel futuro, Desmond avrebbe rivissuto la vita del suo antenato, spinse quest'ultimo a nascondere la Chiave in un luogo sconosciuto al mondo, perfettamente conscia di come Desmond e soltanto Desmond lo avrebbe saputo oltre al nativo americano.
Dunque fu tutto organizzato: quando il nativo americano usò la Sfera si innescò il piano di Giunone. Passarono dunque i millenni, lei venne imprigionata e Ratonhnhaké:ton interagì con il manufatto: fu qui che l'azione X di Giunone influenzò la realtà fissata RC, gettando tutte le basi per il verificarsi di RE. Cosa che effettivamente avvenne: tutto questo scompiglio di realtà temporali fu costruito ad hoc da Giunone con il solo scopo di essere liberata.

Altro esempio.
Il 21 dicembre 2012 Minerva e Giunone mostrano a Desmond due possibili futuri che avevano calcolato, basati sul verificarsi delle seguenti azioni X: la mano di Desmond tocca o non tocca il dispositivo dell'aurora boreale. Nel caso in cui Desmond lo avesse toccato avrebbe liberato Giunone condannando il mondo appena salvato a subire la sua tirannia. Mentre in caso contrario la Terra sarebbe bruciata e l'uomo condotto sull'orlo dell'estinzione; Desmond Miles sarebbe allora diventato il Messia che avrebbe guidato gli umani superstiti verso una nuova civiltà.
"Se obbedirai a Minerva il Sole farà il suo corso. La terra si spaccherà, esploderà fuoco nel cielo! Tutto il mondo brucerà! Ma non sarà la fine del mondo, sarà soltanto l'inizio. Verrà l'oscurità, poi risorgerete, deciderete di fare in modo che una tragedia simile non accada mai più. Diventerai un simbolo per i sopravvissuti: speranza, sapere, determinazione. Li spingerai a ricominciare, a rifiorire ancora."
Chiudiamo qui questo articolo, dall'argomento non semplice da capire e tantomeno da spiegare. Tuttavia anche solo una comprensione a grandi linee è fondamentale per capire il peso effettivo che gli Isu giocano nel franchise, facendo in modo che la loro volontà sia fatta anche in epoche molto distanti dalla loro. Basti pensare a Desmond: tutti i messaggi degli Isu incontrati sul suo cammino erano stati pre-impostati appositamente perché si prevenisse la Seconda Catastrofe, che gli Isu sapevano sarebbe avvenuta tramite la lettura del Codice.
Se tuttavia il tema proposto risulta incomprensibile, almeno riconferma quanto questa razza sia misteriosa e complicata!
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