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IL PROSSIMO AC - UN PUNTO DELLA SITUAZIONE!

  • Immagine del redattore: Connor1991
    Connor1991
  • 8 apr 2021
  • Tempo di lettura: 8 min


La quantità spropositata di rumors che si sono susseguiti in quest'ultimi due mesi è talmente da grande da rendere ormai praticamente ufficiale l'ingresso del fandom mondiale in quel periodo di folle, incontrollata speculazione. Un periodo in cui saltano fuori indiscrezioni da ogni dove, ognuna con informazioni diverse su dove la celebre epica del Credo si ambienterà nel suo prossimo capitolo; e diciamocelo, per noi fan questo è sempre stato uno dei momenti di maggior fermento dell'attesa, dal momento che ci divertiamo un mondo a teorizzare, analizzare i rumors e perché no, sperare che finalmente Ubisoft ci porti nel nostro periodo storico preferito.

La Guerra dei Cent'Anni sembra essere, a detta di insider e rumor, il periodo storico più probabile per il prossimo capitolo della saga. Non è però, secondo noi, lo scenario più appetibile per un capitolo budget a scopo riempitivo.

Oggi dunque, ci proponiamo di fare insieme a voi un rapido punto della situazione, analizzando per filo e per segno tutte le dichiarazioni e voci di corridoio ad oggi conosciute, cercando di capire quanto di vero ci sia in tutto ciò. Senza perderci in ulteriori chiacchere, vediamo dunque il ballottaggio: tutti i rumor di spicco maggiore sembrano, attualmente, concordare per l'Europa medievale; nello specifico, sono due le epoche maggiormente indicate.

La prima è la Guerra dei Cent'Anni, emersa per la prima volta con il cosiddetto Assassin's Creed: Tournament. Sempre il suddetto periodo storico è stato oggetto di numerose indiscrezioni, da un altro progetto il cui nome in codice era Champion fino alle dichiarazioni di j0nathan, uno YouTuber francese conosciuto tra i fan per aver anticipato un anno orsono il capitolo vichingo. Egli, in particolare, sembrò confermare in un suo video il ritorno in terra d'oltralpe.


Il quadro generale di questo presunto capitolo voleva una mantenimento delle meccaniche GDR, con un forte comparto dedicato all'alchimia, della quale Nicolas Flamel in persona ci avrebbe trasmesso le arti, e un protagonista molto legato ai Templari e ad un non ben specificato Re Riccardo. Lo studio incaricato di sviluppare questo presunto budget-game dovrebbe essere Ubisoft Sofia, già conosciuta per aver diretto i lavori dell'apprezzatissimo Assassin's Creed: Rogue e aver partecipato ad altri titoli primari.



Tuttavia, pochi giorni fa, lo stesso YouTuber è tornato a parlare, ritrattando la questione in relazione ad un presunto terzo e non ufficiale DLC di Assassin's Creed: Valhalla, il cui codename sarebbe attualmente Meteor. Questo file ha fatto discutere molto di sé, e come detto prima, j0nathan ha ritrattato le sue precedenti affermazioni: egli afferma che le informazioni in suo possesso risalissero alla fase di pre-produzione del presunto capitolo legato a Re Riccardo, e che secondo gli ultimi data in suo possesso, sarebbe stato interrotto per favorire la creazione di questa terza espansione per Valhalla, diretta sempre dallo studio bulgaro.

Altri ancora invece, come lo YouTuber spagnolo Rafiti, sostengono che Meteor sia il vero nome in codice del prossimo capitolo.

Una costante del presunto gioco ambientato nell'Europa medievale è la presenza di un Re Riccardo e di un forte legame del protagonista con i Templari, un fronte non nuovo agli sviluppatori di Ubisoft Sofia che hanno già lavorato a Rogue.

Negli ultimi giorni si è diffusa come una pianta rampicante la notizia secondo cui il prossimo capitolo dai molteplici nomi in codice dovrebbe riportarci ai tempi della Terza Crociata. Questo rumor era già stato presentato agli occhi del pubblico sotto il nome di un presunto Assassin's Creed: Knighthood, frutto di una serie di sperimentazioni attuate da Ubisoft Sofia con il brand.

Le costanti che si susseguono sono sempre le stesse: capitolo budget sviluppato dalla sede bulgara di Ubisoft, protagonista di nome Edmund legato a Re Riccardo, in questo caso il celebre Cuor di Leone, e un ampissimo spazio riservato ai Templari. La trama dovrebbe essere legata al rientro in patria del sovrano inglese, attraverso varie tappe mediorientali, europee ed est-europee; dulcis in fundo dovrebbe fare uno smaccante ritorno il nostro amato Altaïr Ibn-La'Ahad.


A supportare tutto sembra essere, ancora una volta, j0nathan - le cui dichiarazioni contrastanti tuttavia iniziano a scoprire il fianco ad una certa dose di dubbio. Insomma, quello su cui tutti sembrano concordare è che torneremo ancora una volta nell'Europa medievale, con un capitolo minore sviluppato da Ubisoft Sofia. Il prodotto confezionato dovrebbe essere paragonabile al già citato Rogue o ad un Far Cry: New Dawn.

Quando ci sia di vero in tutto ciò non ci è dato saperlo, ma ci tocca ammettere che una riproposizione delle atmosfere medievali sia alquanto plausibile, specie in virtù di quanto è stato mostrato in Valhalla: la fondazione dei Cavalieri Templari è infatti stata attribuita al sovrano sassone Ælfred il Grande, e il nuovo protagonista, Basim Ibn Ishaq, è un Occulto figlio di un'epoca puramente medievale, seppur appartenente ad un contesto geografico nettamente diverso da quello europeo.

Riprendere il personaggio di Altair e la sua epoca porterebbe ad un ottimo completamento di quanto mostrato in Valhalla, ma è altresì vero che il personaggio non ha più nulla da raccontare, senza contare il rischio di discrepanze nella lore.

Proprio in virtù di ciò vediamo più plausibile il rumor relativo alla Terza Crociata piuttosto che quello sulla Guerra dei Cent'Anni, proprio perché città come Acri potrebbero essere più familiari a Basim anziché Parigi - ambientazione che viene comunque sia menzionata nel rumor associato. L'idea di un gioco molto legato ai Templari oltretutto ricalcherebbe le attuali intenzioni di Basim, ovvero infliggere un colpo quanto più duro possibile ai nemici della Confraternita: rivivere i ricordi di un Templare o un uomo ad essi associato potrebbe portare alla luce, forse, uno storico punto debole dell'Ordine.



Da non trascurare è inoltre il presunto studio direttore del progetto: Ubisoft Sofia ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per produrre Assassin's Creed di ottima qualità; ricordiamo infatti che Rogue a suo tempo riuscì a rubare le scene al concomitante Unity, pur essendo quest'ultimo un gioco approdato sulla allora nuova generazione di console. Inoltre, l'avventura di Shay Cormac ha contribuito a chiudere il cerchio della saga americana, configurando un prodotto fill-in carichissimo di lore e riferimenti ai più disparati media della saga.

In tal senso, è ancora una volta la Terza Crociata ad essere, secondo noi, il candidato ideale come periodo storico di un capitolo simile: un eventuale ritorno alle scene di Altaïr e di Riccardo Cuor di Leone, ma anche la presenza di scenari come Corfù, Vienna e Colonia, offrono potenzialmente molti più collegamenti della sola Parigi della Guerra dei Cent'Anni.

Periodo già trattato in Assassin's Creed: Heresy, la Guerra dei Cent'Anni, per quanto interessante e avvincente come periodo, non offrirebbe secondo noi la stessa mole di collegamento di un ritorno alla Terza Crociata, più vicina cronologicamente a Valhalla e più affine a Basim come protagonista.

Quest'ultima è stato un periodo storico già trattato al suo climax nel romanzo Assassin's Creed: Heresy, che si incentra sulla figura di Giovanna d'Arco e la sua Spada dell'Eden. A meno di una trasposizione in-game degli eventi del romanzo, cosa che non accadrà mai, ci si limiterebbe a trattare una fase diversa del conflitto secolare, limitandosi solo a qualche riferimento o cameo riguardo agli eventi di Heresy - anche per evitare eventuali incongruenze di lore.

In ultimo, c'è un altro aspetto da non tenere assolutamente sottogamba: Valhalla ha segnato, nel bene o nel male, la fine di un ciclo narrativo molto importante della saga, quella che noi definiamo bonariamente la "Saga delle origini". La trilogia GDR ci ha infatti raccontato la nascita di Assassini e Templari, e come gli Isu, con la loro eredità ed i loro discendenti, abbiano avuto un ruolo centrale nello scoppio della guerra tra le due fazioni.


Le vicende che hanno coinvolto Eivor Varinsdottir hanno contribuito a sciogliere importantissimi dubbi sulla saga, coprire buchi di trama importanti e soprattutto, mostrarci la transizione da Antichi a Templari e da Occulti ad Assassini. Un capitolo sostanzialmente di chiusura, ma che sicuramente gioverebbe di un leggero arrotondamento.

Questo presunto capitolo budget sviluppato da Ubisoft Sofia, se inteso come fill-in alla Rogue, aiuterebbe senza dubbio ad approfondire ancora di più tutte le nuove informazioni emerse con Valhalla, arricchendo con più dettagli gli albori del rinnovato conflitto tra Confraternita e Ordine. Per riassumere dunque, le informazioni che sembrano avere una parvenza di verità sono le seguenti:

  • Si rimane saldamente ancorati all'Europa medievale: il ballottaggio è tra Guerra dei Cent'Anni e Terza Crociata.

  • Protagonista cavaliere, legato ad un Re Riccardo non specificato.

  • Ampio spazio dedicato ai Templari.

  • Gioco budget sviluppato da Ubisoft Sofia, paragonabile a Rogue e dunque concepito, forse, come un fill-in.

Copertina del primo volume della serie Assassin's Creed: Fragments, intitolato La Lama di Aizu. Ennesima strizzata d'occhio da parte di Ubisoft al mercato orientale.

Ribadiamo: se dovessimo dar credito a questa supposta riproposizione del Medioevo europeo, la Terza Crociata sarebbe per noi il periodo ideale, anche secondo le meccaniche descritte dal rumor inerente a Knighthood. Ha senso dal nostro punto di vista che quanto presentato in Valhalla venga ulteriormente completato con un capitolo di riempimento.

Tuttavia, se da un lato ci sono le indiscrezioni mandate avanti da fan e insiders, dall'altro ci sono anche le ultime azioni si marketing registrate in casa Ubisoft, la quale, come abbiamo già espresso in un articolo dedicato, sembra voler sempre più insistentemente ritagliarsi uno spazio nel mercato orientale.


Gli ultimi mesi hanno infatti visto un'ampia produzione di media targati Assassin's Creed ambientati in Cina ed in Giappone: tra questi spiccano indubbiamente il manhua Dynasty e il mobile-game di prossima uscita sviluppato in collaborazione con Tencent; voci di corridoio vorrebbero che il protagonista questo piccolo gioco fosse il proto-Assassino cinese Wei Yu.

In più, proprio nelle giornate precedenti è stata annunciata una nuova serie di romanzi ambientata nel Giappone della Guerra Boshin, intitolata Assassin's Creed: Fragments - come peraltro avevamo riportato in una news dedicata alla presenza del titolo nelle liste di Amazon FR. Di seguito rilasciamo la traduzione della sinossi del romanzo:



"Il destino del Giappone cambierà... I Templari, infiltrati tra i più stretti consiglieri dell'imperatore, spingono il sovrano a lanciare una campagna contro lo shogun Tokugawa, il quale è supportato dalla Confraternita degli Assassini. La gloriosa era dei samurai è al suo crepuscolo? Una ragazza giapponese di 16 anni, Atsuko, è cresciuta nei ricchi quartieri di Aizu, all'ombra del fratello Ibuka. Promessa in sposa per matrimonio combinato, la giovane nasconde un segreto: brandisce armi, così come suo fratello, il cui talento con la spada nasconde in verità una insuperabile paura del combattimento. Allo scoppio della guerra, Ibuka deve partire per combattere a fianco del padre e proteggere l'onore di famiglia. Sfidando la tradizione che vieta alle donne di partecipare alle battaglie e volendo proteggere suo fratello, Atsuko si arruola in segreto come soldato semplice, volendo mostrare a tutti i suoi talenti. Ma l'amore fraterno sarà in grado di essere più forte di manipolazioni e trame che vanno ben oltre due adolescenti? Sarà più forte dell'onore e delle convinzioni?


Il sondaggio proposto da Ubisoft; riporta sia la Guerra dei Cent'Anni che ambientazioni più orientali.

Una storia decisamente ispirata al mito di Wa Mulan, rivisitata in salsa giapponese; ciò sta in ogni caso ad indicare una forte propensione di Ubisoft per questi mercati, alimentando sempre di più l'idea che il tanto agognato capitolo in Oriente non sia poi così tanto distante - al netto, ovviamente, di un cambio di formula di gioco, necessario qualora si approdasse veramente ad est.

In più, come abbiamo osservato in questi mesi, qualche rumor dedicato ad un Assassin's Creed orientale è già balzato alle nostre orecchie: volendo escludere l'improbabilissima India comparsa su 4chan, fa ben sperare la presenza di un certo Warrior tra i principali candidati.


Quanto è probabile tutto ciò? Possiamo dire che siamo di fronte ad un testa a testa: se da un lato figure alquanto autorevoli nel campo dei leak assicurano un ritorno alle atmosfere medievali dell'Europa, dall'altro le azioni di Ubisoft sembrano suggerire un movimento verso oriente, molto probabile se consideriamo tre fattori essenziali:

  1. La nuova generazione di console apre le porte a nuove possibilità di gioco, che vadano anche oltre la formula GDR proposta negli ultimi anni.

  2. L'Oriente non è mai stato esplorato dalla serie principale, nonostante siano anni che i fan chiedono un simile scenario.

  3. Un eventuale capitolo nel Medioevo europeo sarebbe soltanto un riempimento, non un corposo prosieguo della storia principale. Esso, in altre parole, sarebbe solo un "in più" rispetto a ciò che ha mostrato Valhalla, il quale ha già chiuso da solo un ciclo narrativo aperto con Origins.

Ovviamente non è da escludere che si ripresenti la stessa strategia di mercato del 2014, con una doppia uscita su due differenti generazioni di console - anche se abbiamo altresì osservato come una ripartizione di questo tipo possa portare ad un non adeguato sviluppo di uno dei due prodotti.

Per concludere, ci teniamo a precisare che, a dispetto di ogni possibile speculazione, sia lo scenario della Guerra dei Cent'Anni o della Terza Crociata, sia quello del Giappone feudale o della Cina, sono alquanto probabili e imminenti. Perché? Un ormai visto e rivisto sondaggio proposto da Ubisoft ai fan del brand volto a capire quali ambientazioni fossero di maggior interesse, riporta ambedue le epoche descritte con relativi scenari.


Che dir si voglia dunque, è soltanto una questione di tempo e di cosa verrà prima dell'altra.



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