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IL PADRE DELLA COMPRENSIONE - STORIA E INTERPRETAZIONI

  • Immagine del redattore: Connor1991
    Connor1991
  • 21 nov 2021
  • Tempo di lettura: 5 min


Il Padre della Comprensione è una figura ricorrente della filosofia dell'Ordine dei Templari, retaggio delle loro antichissime origini e ancora oggi, una delle entità più misteriose e dibattute di tutta la lore. Tra chi ipotizzava potesse essere un Isu in qualche modo legato all'Ordine e chi invece lo riteneva una sorta di figura retorica utilizzata dai cavalieri durante rituali e cerimonie, con l'articolo di oggi ci proponiamo di sciogliere ogni dubbio, raccontandovi nel dettaglio la reale identità di questa figura poi divenuta divinità e infine ideale.

Come da prassi, le radici del Padre della Comprensione vanno cercate nell'Era Isu, e dunque prima che la Terra venisse completamente dominata dagli umani: questo era infatti il titolo di uno dei tre membri della celebre Triade Capitolina, una sorta di triumvirato stipulato fra tre delle più grandi personalità del popolo Isu viventi in un determinato momento della loro storia.

Giove, sovrano e scienziato di spicco dell'Era Isu, fu l'ultimo della sua razza a detenere il titolo di Padre della Comprensione della Triade Capitolina.

Oltre al Padre della Comprensione, la triade suddetta constava di altri due membri, ovvero la Madre della Saggezza e la Voce Sacra; non è noto se fra i tre detentori dei titoli vi fosse una gerarchia né quale fosse il loro ruolo specifico, ma è praticamente assodato che per tutta l'Era Isu ci furono migliaia di generazioni della Triade Capitolina - cosa confermata anche da Darby McDevitt, storico sviluppatore del brand, in un suo tweet. Di tutte queste generazioni, solo le ultime due sono pervenute sino ai nostri giorni: la penultima generazione vide come Padre della Comprensione l'Isu Yaldabaoth, responsabile del settore di produzione del Progetto Anthropos, ovvero l'iniziativa che 150 anni prima della Catastrofe di Toba portò alla creazione degli umani presso Eden. Di conseguenza è auspicabile che Yaldabaoth, quale Padre della Comprensione, fosse di stanza proprio in quella città.


A ereditare il titolo nella triade, come ultimo Padre della Comprensione del popolo Isu, fu nientemeno che Giove, il quale si impegnò insieme agli suoi due triumviri, Minerva e Giunone (rispettivamente Voce Sacra e Madre della Saggezza) per elaborare i sette metodi di salvezza che avrebbero potuto salvare la Terra dalla Grande Catastrofe. Con l'estinzione degli Isu il titolo di Padre della Comprensione perse ovviamente il suo ruolo istituzionale, divenendo oggetto di venerazione tra coloro che ancora adoravano gli Isu come creatori del mondo - in particolar modo l'Ordine degli Antichi.



I membri di questa cabbala fondatasi in Egitto durante la XVIII dinastia furono i principali adoratori degli Isu per tutta l'epoca antica, ponendosi come obiettivo ultimo quello di costruire una società su modello dei loro idoli, portando, eventualmente, alla resurrezione degli stessi Isu. Padre della Comprensione, Madre della Saggezza e Voce Sacra erano una triade venerata in particolare dagli Antichi la cui matrice religiosa era di stampo gnostico, di cui la paladina Fulke fu una delle massime esponenti. Come è facile intuire però, solamente la prima delle tre figure sopravvisse ai mutamenti interni dell'Ordine degli Antichi, che intorno al IX secolo cominciò a decadere lentamente a causa dell'espansione delle religioni abramitiche.

Ælfred il Grande, distruttore e ultimo Gran Maestro dell'Ordine degli Antichi, fu colui che assimilò il Dio cristiano al Padre della Comprensione, fondando la prima dottrina templare.

Braccati perché ritenuti degli eretici, gli Antichi trovarono la loro tomba definitiva in Inghilterra per mano di Eivor Varinsdottir, una shieldmaiden del Clan del Corvo manipolata dal re sassone Ælfred il Grande perché adempisse alla sua tanto desiderata distruzione dell'Ordine di cui egli stesso fu l'ultimo Gran Maestro. Fu con il concretizzarsi di questi eventi che la figura del Padre della Comprensione si distaccò del tutto dalla sua origine Isu, poiché nel fondare l'Ordine dei Templari dalle ceneri degli Antichi, Ælfred attribuì questo titolo al Dio cristiano - essendo lui un profondissimo credente ardentemente convinto della natura redentiva di questa fede.

I primi seguaci dell'Ordine dei Templari miravano dunque a costruire un Nuovo Ordine Mondiale centrato su principi puramente cristiani, assimilando il Padre della Comprensione a Dio perché più allineato ai nuovi bisogni della società medievale del IX secolo; è implicito che essendo il retaggio di un culto pagano Ælfred eliminò completamente Madre e Voce dalla sua nuova dottrina.



"Che il Padre della Comprensione ci guidi."

I sistemi di credenze e filosofie sono tuttavia soggetti ad un costante mutamento, parallelo all'evolversi delle società, e proprio per via di tali dinamiche, anche la visione cristiana del Padre della Comprensione andò lentamente a perdersi intorno al Basso Medioevo. È auspicabile che ciò avvenne di pari passo ad un generale allontanamento dei Templari dal cristianesimo e dalla visione originaria di re Ælfred; basti pensare a figure come Jacques de Molay e alle ideologie che egli annotò sul suo Codex Pater Intellectus - nel suo manoscritto il Gran Maestro francese rifiutava di credere nel divino, asserendo invece che il controllo delle masse fosse più semplice attraverso il denaro.

Con il decadere del valore cristiano tra i Templari, scomparve anche l'assimilazione a Dio del Padre della Comprensione. Questi divenne piuttosto un'idealizzazione del mondo perfetto voluto dai Templari e della loro filosofia.

In generale, il sentimento cristiano dei Templari trovò la sua decadenza appena quattro secoli dopo la loro nascita, relegandosi ad una nicchia di pochi casi eccezionali riscontrabili lungo la storia; allo stesso modo decadde l'assimilazione del Padre al Dio cristiano. Quale divenne il ruolo e l'interpretazione di questa figura nei secoli successivi non è mai stato chiarito del tutto, ma viste le tendenze deistiche e atee dei moderni Templari è probabile che, dall'era dei Borgia in avanti, il Padre della Comprensione si limiti ad essere semplicemente una idealizzazione del Nuovo Ordine Mondiale.


Egli è una presenza ricorrente in tutti i loro rituali, specie durante le iniziazioni dei nuovi membri, ma può anche essere usato come benedizione o ringraziamento. A questo punto è presumibile che il Padre della Comprensione sia semplicemente un essere supremo che incarni, idealisticamente, tutti gli ideali dell'Ordine, e dunque capace di guidarne i membri alla realizzazione del loro obiettivo finale.

Un'altra interpretazione secondo noi più terrena ma altrettanto probabile è l'assimilazione del Padre della Comprensione all'uomo perfetto; non è un pensiero poco comune tra i Templari che gli uomini dotati di maggior finezza intellettuale e carisma debbano comandare sulle menti più deboli, per cui è possibile in tal senso che la loro figura guida sia la rappresentazione dell'uomo ideale.

Lucio Settimio attribuì, forse per una profonda stima, il titolo di Padre della Comprensione a Giulio Cesare. Da ciò deriva un'altra possibile interpretazione del titolo, ovvero l'idealizzazione dell'uomo perfetto.

Ancor prima che i cavalieri Templari nascessero ufficialmente infatti, il prestigioso titolo di Padre della Comprensione fu attribuito a Gaio Giulio Cesare, generale e uomo politico romano, capo dell'Ordine degli Antichi nel I secolo a.C nonché colui che permise ai suddetti di espandersi in tutta l'allora Repubblica di Roma. Ritenuto un uomo perfetto pressoché in tutti campi, vista la sua oculatissima gestione del potere e la sua capacità letteraria, Giulio Cesare fu il solo uomo conosciuto ad essere battezzato con il titolo oggetto della nostra trattazione; d'altra parte è anche vero che il solo ad indicarlo come tale fu Lucio Settimio, per cui è molto più probabile che l'attribuzione del titolo di Padre della Comprensione a Giulio Cesare fosse più una riverenza nei confronti dello stesso da parte del gabiniano, e non una visione condivisa dall'intero Ordine.


Insomma, tracciare il percorso evolutivo della figura del Padre della Comprensione è alquanto complesso, esattamente per come lo è ricostruire l'evoluzione ideologica degli stessi Templari e dei loro predecessori. In ultima analisi potremmo dire che ha subito un po' il destino di tutte le grandi storie: da realtà concreta quale fu in epoca Isu, divenne oggetto di venerazione nel mondo antico, di culto religioso nel medioevo, e infine una semplice allegoria filosofica. I Templari del medioevo non erano chiaramente gli stessi Templari dell'Abstergo Industries, dal momento che quest'ultimi sono tendenzialmente atei o almeno agnostici, con un'idea del Padre della Comprensione più filosofica che religiosa. Il significato originale risiede tuttavia, come in tutto, nell'epoca Isu.



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