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ASSASSIN'S CREED VALHALLA: SONG OF GLORY - RIASSUNTO E RECENSIONE

  • Immagine del redattore: kingdomgio
    kingdomgio
  • 15 gen 2021
  • Tempo di lettura: 8 min

Aggiornamento: 13 mar 2021


Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory è una serie a fumetti prequel del videogioco principale Assassin's Creed: Valhalla, editata e pubblicata da Dark Horse Comics. Composto da tre numeri, il fumetto segue le gesta di Eivor Varinsdottir e suo fratello adottivo Sigurd Styrbjornsson.


Attualmente l'opera è disponibile solamente in lingua inglese, per cui in questo articolo ne proponiamo un breve riassunto e una recensione, concentrandoci sulla narrazione e la lore integrata all'universo narrativo con questo episodio filler.


Song of Glory #1

Copertina della prima uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory
Copertina della prima uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory

Song of Glory inizia presentadoci il trio di Eivor Varinsdottir, Tora Auzoux e Dag Nithisson; i guerrieri del Clan del Corvo sono intenti a osservare il Clan del Lupo condurre un'incursione nel villaggio di Rogaland; pensando che il popolo di questo villaggio, ancora indipendente, si sarebbe inchinato davanti a suo padre una volta aiutato a contrastare il nemico, Eivor decide di andare all’attacco da sola e senza aver prima elaborato un piano.


Seppur in minoranza, la drengr riesce a eliminare da sola un buon numero di avversari, finché uno degli aggressori, Roscoe, riesce a colpirla e a metterla in ginocchio. Mentre si accinge a darle il colpo di grazia, il guerriero del Clan del Lupo rievoca in lei il ricordo della disonorevole morte di suo padre, Varin, arresosi al suo capoclan Kjotve il Crudele senza nemmeno provare a combattere. Le parole di Roscoe riaccendono lo spirito combattivo di Eivor, che riesce a liberarsi e a tranciargli le gambe con un solo colpo d'ascia; consapevole di essere destinato ad una morte certa, Roscoe reclama il colpo di grazia da parte della drengr, così da morire con onore e accedere al Valhalla. Eivor, però, si rifiuta di concedergli un simile privilegio, e insieme ai suoi compagni rivendica il territorio come dominio di Styrbjorn Sigvaldisson, sovrano di Stavanger; tuttavia, l'anziano del villaggio estrae la sua spada in segno di rivolta, finendo ucciso da Eivor senza troppi problemi: gli altri abitanti di Rogaland decidono quindi di non contestare il reclamo. Mentre Dag viene curato e medicato dalle sue ferite con l’aiuto della gente locale, Eivor trova all'interno di un’edificio una donna pallida e ricoperta di tatuaggi; costei, dopo aver tentato di colpirla con una scopa, rivela di chiamarsi Gull e di essere una schiava di Kjotve. Particolare è il momento in cui la donna sembra riuscire a vedere il segreto che si cela dietro l'identità di Eivor. Quest'ultima si mostra interessata alle storie della schiava, e decide di portarla con sé per donarla a re Styrbjorn. Il sovrano tuttavia non prende bene né l'attacco al Clan del Lupo, né il reclamo di Rogaland e tantomeno il regalo della sua figliastra. Nel frattempo, vicino al fiume Dniester, in Bulgaria, il principe Sigurd fa visita a un fabbro di nome Tekin, alla ricerca di una lama di acciaio di Damasco. Il fabbro dice di aver forgiato una spada simile per suo fratello, ucciso tempo addietro da alcuni vichinghi solo per ottenere della seta. Tekin e altri due suoi aiutanti tentano quindi di ottenere vendetta uccidendo Sigurd, il quale però risponde all’attacco eliminando il fabbro e un altro degli assalitori; a essere risparmiato è solo il più giovane dei tre. Il principe prende dunque la spada che stava cercando come premio, chiamandola Vendetta. Knud, il cugino di Sigurd, entra nella bottega del fabbro proprio nel momento in cui il più giovane aggressore supplica di aver risparmiata la vita in cambio di informazioni che possano condurli dall'uomo più ricco che sia mai vissuto.





Song of Glory #2

Copertina della seconda uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory
Copertina della seconda uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory

Il secondo capitolo si apre ad Agder, dove Kjotve il Crudele riceve Roscoe e Taras, tornati vivi dal raid dopo l’incontro con Eivor e il suo clan. Appreso della disfatta, nonché della cattura di Gull da parte del Clan del Corvo, il potente sovrano non solo uccide Roscoe, ma comanda al suo altro sottoposto che la schiava sia recuperata quanto prima, in quanto ella è la "chiave per tempio".


La scena si sposta allora sull'allenamento di Eivor e della sua compagna Tora; una volta terminata l'esercitazione, Gull inizia a interagire con la dengr, rivelandole di aver parlato con gli dei, visto il ponte arcobaleno e ammirato immenso splendore e maestosità. Le due guerriere non si fidano ancora del delirio della schiava, la quale però promette di portare Eivor in un luogo pieno di tesori degli Æsir; la drengr accetta la proposta, nonostante Tora avrebbe preferito rifiutasse.


La scena si sposta nuovamente in Bulgaria, dove Sigurd arriva presso fortezza sul fiume Dniester, luogo in cui, secondo le parole del suo prigioniero, si troverebbe appunto l’uomo più ricco che sia mai esistito. Insieme a suo cugino Knut, il principe riesce a penetrare le mura con successo; dopo aver ucciso alcune guardie, si ritrovano davanti un membro della Confraternita degli Occulti. Il sicario riesce a ferire mortalmente Knud con la sua lama celata, e sfruttando la medesima arma ingaggia un combattimento con Sigurd.


La tavola successiva riconduce a Gull ed Eivor, che arrivate sul sul picco di Feiknstafir, accedono al Tempio di Heimdall; per reclamare il tesoro degli Æsir. Tuttavia, una volta entrate, Eivor cade in trappola: la folle schiava, infatti, era comunque complice di Kjotve e dei suo uomini; sapendo che la donna sarebbe tornata da loro per rivelare il tesoro, si erano già recati alle rovine del tempio per tendere un'imboscata. Ne scaturisce una lotta che, in un primo momento, vede la drengr sul punto di soccombere al nemico.


La sorte di Sigurd e di Eivor sembra andare di pari passo con i nefasti eventi di Stavanger: Kjotve, infatti, aveva deciso di inviare all’attacco i propri uomini in modo da conquistare il villaggio. Il capitolo si chiude con l'apparente vittoria del Clan del Lupo, con uno degli arcieri assedianti che ferisce gravemente re Styrbjorn.






Song of Glory #3

Copertina della terza uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory
Copertina della terza uscita di Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory

Il terzo e ultimo numero riprende dallo scontro in atto dentro al Tempio di Heimdall, dove nonostante le ferite Eivor riesce ad alzarsi per affrontare il nemico. Dopo alcuni scambi d'ascia, la drengr nota una parete raffigurante Heminbjorg, la grande dimora del dio Heimdall; ricordandosi delle parole di Gull, che nel mentre giace svenuta, sfonda con un calcio il fragile muro, rivelando il tesoro che si trova al suo interno. Tuttavia, la sua attenzione ricade su un oggetto in particolare: un oggetto sferico e stranamente luminoso che ben presto si rivela essere una Mela dell'Eden.


I nemici tuttavia non le lasciano il tempo di afferrare l’oggetto, attaccando Eivor e innescando uno scontro diretto; ad avere la meglio è la drengr, che dopo aver un poderoso calcio ad uno dei suoi assalitori provoca un cedimento del fragile pavimento; così i nemici rimasti cadono nel vuoto.

Nel frattempo Gull, riavutasi dallo svenimento, recupera la Mela e mostra il marchio presente sul suo collo; la donna si identifica quindi come il Saggio di un Isu sconosciuto. Ella rivela di non chiamarsi affatto Gull, inducendo Eivor ad attaccarla.


La schiava risponde sfruttando il potere della Mela, con il quale immobilizza la drengr. Per fortuna, la struttura del Tempio di Heimdall corre in soccorso di Eivor: un altro cedimento improvviso non solo divide le due donne, ma fa perdere a Gull la Mela, che rotola via trovandosi in bilico sull’orlo di un precipizio. Trovandosi anch'ella con le spalle al muro, Gull rivela che Stavanger è sotto attacco, chiamando Eivor a compiere una scelta: restare lì per ottenere la gloria che tanto agogna, oppure correre in soccorso dei propri compagni e del proprio re. Eivor, ovviamente, sceglie questa seconda opzione, ponendo fine all’assedio.


Nel frattempo in Bulgaria, Sigurd sta combattendo contro i propri assalitori nella fortezza sul fiume Dniester. Riesce a sconfiggere le guardie del palazzo e a dare l’ultimo saluto all’ormai trapassato cugino Knud, raggiungendo poi l'Occulto incontrato in precedenza: questi aveva il compito di recuperare una Sindone dell'Eden dai tesori della fortezza; i due si affrontano in un ultimo combattimento. Ad avere la meglio è proprio il principe norreno, che come pegno per la sua vittoria decide di fare sua la lama celata del nemico.


Gli eventi di Song of Glory si concludono a Costantinopoli con un breve dialogo tra Basim Ibn Ishaq e un suo discepolo: egli fa rapporto riguardo alla missione di Ammon sul recupero della Sindone, riferendo al suo maestro della morte del loro fratello per mano di un vichingo recante uno strano segno sul collo. Basim, che era già interessato a uomini marchiati da segnali del genere, chiude la narrazione con la seguente frase:


"Il marchio? Allora è il giunto il momento. Devo incontrare questo norreno. Lui cambierà tutto."



SONG OF GLORY – LA NOSTRA RECENSIONE


Song of Glory si rivela essere, a nostro avviso, uno dei peggiori se non il peggiore dei fumetti dedicati ad Assassin’s Creed. Di seguito sono elencati i motivi della nostra critica negativa:

  • Trama: la trama dell'opera si focalizza su tre punti di vista essenziali: quello di Eivor, quello di Sigurd e quello del villaggio di Stavanger. Gli eventi narrati sono relativamente semplici ma, al contempo, vedono inseriti elementi importanti per la lore: ben due Frutti dell’Eden un nuovo Saggio, Gull (che, tra le possibili divinità norrene, sembrerebbe ricollegarsi a Iðunn, nella mitologia moglie di Bragi e, sempre secondo le leggende, in possesso di "frutti miracolosi" per mantenere la giovinezza e il vigore; non a caso, in molte rappresentazioni tali frutti sono delle mele). Questi, tuttavia, sono inseriti e contestualizzati in un modo che sembra quasi totalmente casuale, fatto semplicemente per inserire qualche elemento legato alla lore classica del franchise. La sensazione generale è che questi aspetti narrativi siano più frutto di un riempimento che di una precisa volontà di collegare il fumetto al suo gioco principale, Assassin's Creed: Valhalla.

  • Narrazione: la narrazione, che vede passare il proprio focus da un punto di vista all’altro in pochissimo tempo, risulta essere altamente frammentata, tanto da rendere difficile comprendere appieno lo scorrimento degli eventi.

  • Personaggi: molti dei personaggi presentati in Song of Glory hanno un aspetto completamente diverso rispetto a come vengono posti in Assassin's Creed: Valhalla; esempi chiarissimi sono Dag, Styrbjonr e Kjotve. Ed è in particolare l'ultimo a mostrare questo terribile difetto, evidenziandone ache la radice: ad un confronto con i primissimi concept art di Kjotve, risulta abbastanza chiaro che il fumetto sia stato sviluppato basandosi sugli sketch preliminari dei personaggi e degli ambienti; a discolpa dei disegnatori si potrebbe anche dire che questo sia stato l'unico materiale fornito da Ubisoft per la produzione dell'opera prequel. Di seuguito, potete vedere Dag (a sinistra) e Kjotve (a destra).

  • Disegni: premettendo che non siamo disegnatori e tantomeno esperti d’arte, riteniamo che anche a livello grafico Song of Glory sia un disastro quasi totale. Una deriva generalista e poco curata, quella dei fumetti dedicati al franchise, iniziata dopo Assassin’s Creed: Brahman. In ogni caso, lasciamo qualche esempio qui di seguito, a riprova della nostra critica.



  • Lore: Song of Glory, probabilmente proprio a causa del suo concepimento preliminare allo sviluppo di Assassin’s Creed: Valhalla, è stato disegnato senza l’affiancamento di una figura che ne curasse la lore; ciò ovviamente porta a diversi errori. Primo fra tutti abbiamo la posizione della lama celata di Ammon, posizionata sopra il polso e non sotto come da tradizione della Confraternita; di conseguenza l'Occulto bulgaro ha anche tutte e cinque le dita. Stesso discorso per Basim. Infine, abbiamo notato un errore relativo a Gull: l'abrasione che la marchia come Saggio è posizionata sul lato sinistro del collo e brilla; un errore in quanto, è assodato, il marchio è posizionato esclusivamente sul lato destro.




CONCLUSIONI


Insomma, Assassin's Creed Valhalla: Song of Glory è un fumetto che non convince e che spreca malamente l’occasione di approfondire la trama di Assassin’s Creed: Valhalla; una storia frammentata, mal gestita, fitta di errori e soprattutto esteticamente insufficiente.

Il nostro consiglio, comunque, è di leggere anche questa storia, in quanto canonica; il tutto, facendo finta che gli errori presenti non esistano!


Di seguito i link per acquistare ciascuno dei 3 numeri che compongono il fumetto in formato ebook (è sufficiente cliccare sul titolo che ti interessa: a quel punto verrai reindirizzato su amazon.it):

Se volete aspettare l'uscita del volume completo, sempre in inglese e fissata per il 21 aprile 2021, trovate il link qui sotto:



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