LE NUOVE STORIE DI ASSASSIN'S CREED NEL 2021!
- Connor1991
- 20 apr 2021
- Tempo di lettura: 10 min

Come abbiamo già detto in passato, Assassin's Creed è ormai ben oltre lo status di semplice serie ludica, configurandosi come un vero e proprio universo narrativo ricco di media molto differenti, per una fruizione altrettanto diversificata e dal sapore molteplice; questo fenomeno di transmedialità è stato già esaminato a rigore, dal canto nostro, in quest'altro articolo di nostro pugno.
E proprio nella giornata di oggi, è stata rilasciata dal portale Eurogamer.net un'intervista esclusiva ai "Lore Master" del franchise: Aymar Azaïzia e Etienne Bouvier, rispettivamente Transmedia Director e Publishing Content Manager, si sono spesi in una lunga conversazione sul futuro transmediale della saga.
Di seguito, riportiamo la traduzione integrale del colloquio.
Cominciamo con tutti i progetti che arriveranno quest'anno e la nuova suddivisione in Classics, Originals e Chronicles che introdurrete - qual è il pensiero dietro tutto ciò?
Bouvier: "Quest'anno sarà particolarmente denso, perciò era importante rendere più comprensibili per i fan, i lettori e gli uditori il tipo di storie che riceveranno."
Una domanda che sicuramente odierete: tutto questo è canon? I fan ci tengono - io ci tengo.

Aymar: "Ricade nel mio lavoro dire se sono canonici o meno, il che è super importante per i fan. Non è la categoria a rendere canonico un progetto, ma la gran parte di ciò che stiamo producendo lo è. È più il come è stato sviluppato il progetto. Per esempio, se un artista super famoso volesse dare la sua interpretazione di qualcosa, potremmo dargli carta bianca, ma il progetto non sarebbe canonico perché vogliamo che siano liberi di esprimersi. Ma la maggior parte delle volte, e la maggior parte di quest'anno, tutto sarà canonico. È una delle grandi interpretazioni che abbiamo di Assassin's Creed - e io sono vecchio, ho iniziato 12 anni fa ad Assassin's Creed - cerchiamo sempre di mantenere una coerenza, quindi tutto ciò che produciamo fa parte di un ecosistema, di un mondo che stiamo costruendo. Per quanto possibile, non vogliamo diventare un franchise crossmediale come DC o Marvel, con un multiverso o esistenze molteplici con più versioni di Bruce Wayne, o chiunque sia Batman. Guardando la serie Gotham o giocando un Arkham non si interpreta lo stesso personaggio. Quello che stiamo facendo - ed è super difficile con così tante cose in corso allo stesso tempo! - è riconoscere sempre ciò che è stato già detto mantenendo al minimo assoluto i retcon.
Hai menzionato un multiverso, e qui devo parlare del finale di Valhalla - allerta spoiler! I fan teorizzano che la macchina Yggdrasil potrebbe aprire il franchise a nuove storie multi-universali, o rendere canonico certo materiale che non lo è. Che ne pensate?

Aymar: "Beh, come hai detto è un qualcosa che abbiamo creato, e non farà finta che non esista! Esiste perché lo abbiamo creato. Ma è un po' il contrario. Abbiamo iniziato a pensare a qualcosa di simile molto presto, e nei giochi precedenti ve ne sono tracce. Chiediti, come hanno fatto Minerva e Giunone a lasciare messaggi per Desmond sapendo che secoli dopo sarebbe stato lui a riceverli? Dovevano esserci una sorta di dispositivo che permettesse loro di predire ciò che sarebbe stato. "Perciò inizialmente abbiamo detto che l'Animus fosse basato sulla tecnologia degli Isu - è una macchina di simulazione - e che probabilmente gli Isu hanno eseguito tonnellate di simulazioni per considerare ciò che sarebbe potuto accadere. Quindi hanno lasciato dei messaggi nella speranza che qualcuno come Desmond possa un giorno vederli. Più che altro stiamo giocando con quello. Potrebbe essere un modo per rendere canoniche cose che non lo sono - potremmo dire che erano in un altro universo, in una simulazione. Non lo abbiamo ancora fatto e non so se lo faremo mai, ma almeno fornisce informazioni su eventi accaduti in passato che prima non sono mai stati realmente spiegati."
Man mano che il franchise di Assassin's Creed diventa più grande e complesso, i fan hanno chiesto un Lore Master per supervisionare il tutto, e riguardo a Valhalla, il direttore narrativo Darby McDevitt spesso ha dovuto rispondere a questo quesito. Che ne pensate a riguardo?

Aymar: "In passato, avevamo un team di cui io stesso facevo parte - ero una sorta di custode dell'universo narrativo di Assassin's Creed. Era super divertente, ma anche super difficile, viste le persone coinvolte e il numero di progetti. Poi è stato separato, con me che mi preoccupo di tutto quel che riguarda il lato transmediale, che è enorme. Sono i progetti, la serie TV, il film a cui ho lavorato. C'è sempre molto lavoro da fare." "Riguardo al gioco, spesso lasciamo che siano il Narrative Director e il Creative Director a prendere le redini, e parliamo con loro in modo da sapere tutto quel che faremo e farlo insieme. Quindi, quando Darby ci mise accanto a Ismail per Valhalla, quel che accadde fu che lavorammo insieme dicendo loro quali tipi di prodotti si potevano costruire attorno al gioco. Con Darby abbiamo lavorato ai fumetti prequel di Dark Horse, che sono canonici e raccontano cosa accade prima di Valhalla, abbiamo lavorato al romanzo con Matthew Kirby, per cui potrebbero esserci dei personaggi ricorrenti; tutta roba che abbiamo costruito insieme." "Quindi non c'è una singola entità che si occupa di tutto. È più un gruppo di persone che da più di un decennio gestiscono il franchise di Assassin's Creed, e questo fa parte della strategia di Ubisoft per far sì che le persone rimangano nel portfolio molto a lungo, per gestire questo tipo di franchise ed essere in grado di avere simili conversazioni super nerd."
Sentite per i fan il bisogno di avere un Lore Master principale? Darby lo era per Valhalla, ma solo per Valhalla.
Aymar: "Di solito abbiamo il nostro Community Manager e il Community Developer a gestire la community e lavorare con la Mentor's Guild, creata alcuni anni fa. È iniziata con un paio di ragazzi provenienti da tutti i rami della community - cosplayer, scrittori amatoriali, artisti - e ora abbiamo 12-20 nuove persone che si uniscono ogni anno. Comunichiamo direttamente con loro, hanno accesso al gioco prima che venga rilasciato, li portiamo a Montreal e riceviamo dei feedback, inviamo loro campioni di prova dei prodotti narrativi su cui stiamo lavorando... un'incredibile Wiki di Assassin's Creed, in quanto sanno in dettaglio tutto ciò che stiamo facendo!"
I piani di quest'anno includono un largo ventaglio di periodi storici, e anche molte riguardo a Shao Jun, adorata dai fan. Come decidete su cosa concentrarvi - cercate voi gli autori avendo personaggi o idee in mente o loro cercano voi?

Bouvier: n"Abbiamo un sacco di richieste dai partner asiatici per sviluppare di più attorno a Shao Jun, un personaggio conosciuto tra il nostro pubblico in Cina e in Giappone - che ha portato al manga Blade of Shao Jun. Perciò può avvenire in questo modo - i partner ci chiedono di poter sviluppare una specifica ambientazione o periodo storico perché affascina la loro audience. Ma può avvenire anche in maniera opposta, ad esempio, per Fragments, la serie di romanzi young-adult, abbiamo lasciato agli autori libertà per idee e ambientazioni. L'unico input creativo che abbiamo dato al progetto erano tre diversi scrittori al lavoro su tre ere differenti, e che si concentrassero sul rapporto tra parenti - fratelli, sorelle, gemelli - e come questo possa subire l'influsso degli eventi di Assassin's Creed." "Proviamo a sviluppare contenuti di valore per il pubblico in cui i partner lanciano i prodotti - il che spiega ad esempio perché abbiamo contenuti concentrati principalmente in Asia, magari in Cina, da partner asiatici, e storie ambientate in occidente da partner occidentali. Si può approcciare il contenuto in vie più legittime. Il bello sta nel fatto che Assassin's Creed è internazionale, e questi prodotti vengono quindi tradotti in tutto il mondo. Abbiamo romanzi cinesi, webtoons coreani che viaggiano intorno al globo."
Tutti al mondo amerebbero un gioco su Shao Jun - quando pensavate ai progetti futuri avete parlato della possibilità di una simile evenienza?

Aymar: "Sì. Quella è una grossa parte delle discussioni che sto avendo con Etienne, i partner e il team. E questo spiega anche perché siamo interessati ad avere Lore Masters che siano coinvolti nei progetti, così sappiamo come muoverci. La discussione si svolge in entrambi i modi. Lasciamo che i nostri partner sappiamo dei piani futuri per Assassin's Creed - i giochi, le serie TV - per cui se alla fine raddoppiamo lo facciamo di proposito. "Pertanto, quando abbiamo il progetto su Shao Jun, parte della serie Chronicles, avevamo tre ambientazioni: India, Cina e Russia, che erano anche tre paesi in cui volevamo espanderci. Ci sono riferimenti a Shao Jun nel film, e la sua origine in Embers è servita per legare la storia di Ezio Auditore, ma anche per passare il testimone. Da quel momento lei ha avuto il suo gioco in 2,5D, il suo manga e il suo romanzo... fa molto successo, e sappiamo di aver costruito un grande personaggio." "D'altra parte, abbiamo creato personaggi come il Soggetto 16, Otso Berg, che dai fumetti è diventato un personaggio centrale della lore e nei videogiochi. Per fate tutto questo lavoro serve un sacco di coordinazione e informazione - a volte raccontando di progetti che finiscono per cambiare direzione, o marcia... è divertente."
Questa settimana, cosa diresti agli eccitatissimi fan che vedono uscire queste bellissime cose su Shao Jun, ma che interpretano tutto ciò come un'assenza di un videogioco incentrato su di lei?
Aymar: "Quello è il migliore e il peggiore feedback che riceviamo. La migliore è "oh mio Dio quella roba è fantastica" e la peggiore è "spero sia un gioco". È davvero lusinghiero sentire che quella storia è fantastica ma al tempo stesso non lo è nel sentire che non si tratta di un gioco. Investiamo molto tempo nel nutrire una storia a renderla pertinente al media in cui appare. La narrativa è sempre adattata al formato. Quel che abbiamo in un romanzo non lo avremmo in una graphic novel o in un gioco, anche se i personaggi possono ricorrere e tornare." "Quindi no, in un franchise, avere un libro o voler realizzare qualcosa su un personaggio non implica che si possa realizzare anche un videogioco o uno show televisivo. È Assassin's Creed, tutto è lecito. Quindi puoi aspettarti che accada qualsiasi cosa. Non è come se potessimo scegliere di dire "abbiamo la possibilità di raccontare una storia da un partner cinese in un libro, quindi non ci sarà mai un gioco ambientato in Cina". Non funziona così, stiamo lavorando tutti insieme e se troviamo insieme un progetto che funziona su più formati, lo faremo."
Ci sono personaggi fuori considerazione? Penso che Ezio abbia avuto un finale meraviglioso in Embers, e sembra giusto lasciare lì quella storia.

Aymar: "Sì, ogni tanto potrei dire "lascia che quel personaggio riposi, abbiamo già raccontato tante storie su di lui. Questo porta a tanti progetti super interessanti, come il webtoon che stiamo animando in Corea - doveva essere un progetto in cui riutilizzavamo proprio un vecchio personaggio. E quindi parlammo di Assassin's Creed IV: Black Flag e dei DLC o romanzi che non abbiamo mai creato o pensato, magari in cui Edward andava da qualche altra parte - non rimanendo nelle stesse acque, magari andando a Oriente." "Quindi abbiamo deciso di sfruttare Black Flag - non abbiamo ancora scritto nulla, sappiamo esattamente cosa vogliamo ma siamo ancora in pieno processo creativo. Ma è nato tutto così: abbiamo esplorato personaggi differenti, diverse idee che volevamo sviluppare nel franchise, e che funzionerebbero nel formato adatto: pirati animati, fantastico! - il che ha aperto altre porte." "Ci sono personaggi che sono stati davvero usati troppo. Ezio, eravamo tutti d'accordo nel riportarlo in Brotherhood, gioco con una una storia, e ha funzionato per il personaggio, così come sappiamo funzionerebbe ancora per tutti i fan che lo amano. Ma d'ora in poi vogliamo concentrarci su personaggi che hanno ancora pietre non scagliate - e sono molti!"
Mi piacerebbe sentire di più sul progetto di Edward. Verrà ambientato dopo il suo ritorno in Inghilterra e gli eventi di Black Flag?

Aymar: "Con tutta probabilità sarà ambientato appena dopo il gioco, ma non so esattamente in che anno lo ambienteremo, ma faremo ricerche storiche mirate per assicurarci di avere personaggi interessanti; essendo ambientato dopo la fine del gioco ovviamente molti altri personaggi sono fuori discussione. A quel punto della storia Edward ha già abbracciato il Credo." "Molti tendono a dimenticare che Edward nel gioco non è un Assassino, ma si finge uno di loro aiutandoli. Ed è solo alla fine del gioco che "mh, magari potrei farne parte". Sarebbe interessante esplorare quel frangente e vedere Edward come un Assassino."
C'è stato un annuncio riguardo una serie live-action su Netflix questo ottobre. Ci stai lavorando sopra anche tu?
Aymar: "Non posso dirti più di così ma abbiamo ingaggiato un paio di talenti e stiamo lavorando con loro sullo show. Non abbiamo altro da annunciare se non che stiamo lavorando e che ci stiamo prendendo il nostro tempo. Abbiamo imparato tanto da film e abbiamo un team davvero forte dietro il progetto; sono super speranzoso e super contento del format. Penso che una serie TV funzioni meglio per una storia di Assassin's Creed."
Rispetto ad un film? Sono d'accordo.

Aymar: "Sì. Devi condensare tante cose in un film per i nuovi fan: epoche diverse, Assassini, Templari, Isu... devi inventare qualcosa di più pulito, o avere uno show televisivo in cui puoi scandire meglio il ritmo e prendere il tuo tempo."
C'era anche una serie animata Netflix...
Aymar: "Progetto ancora attivo - è mandato avanti dai ragazzi che hanno fatto lo show dei Raving Rabbids e che hanno annunciato anche la serie animata su Far Cry. Quei ragazzi sono concentrati al massimo su quello. Non è il progetto più immediato con cui avranno a che fare, ma è ancora nelle loro mani. Non è stato inscatolato."
Con quest'ultima dichiarazione, si hanno i ringraziamenti e si chiude l'intervista. Infine, l'articolo cita anche alla nuova distribuzione dell'Universo espanso nelle tre categorie predisposte:
Originals: opere con protagonisti e ambientazioni completamente inedite.
Chronicles: nuove storie su protagonisti vecchi.
Classics: adattamenti dei videogiochi su altri media.
Opinione a caldo: non vediamo di buon occhio questa massiva espansione incontrollata su altri media, per quanto alcuni di noi aspettassero da tanto che alcuni dei vecchi protagonisti vengano riscoperti in una nuova chiave. Il timore fondato è che tanti prodotti gestiti da tante mani diverse possano portare a tante e spaventose incongruenze con la lore pregressa; già solo dal concept, la serie di romanzi Il Sigillo di Giada sembra entrare in diretto contrasto con quanto viene espresso in Dynasty circa la data di fondazione della Confraternita cinese.
Prendiamo con cautela anche le parole dello stesso Aymar Azaïzia, apostrofato come Lore Master del brand da colleghi e stampa specializzata, ma che tra i fan più accaniti di Assassin's Creed è conosciuto per diversi scivoloni circa la lore e la questione della canonicità di alcuni prodotti che fino ad un suo commento erano ritenuti parte del franchise. Ci auguriamo di avere solo paure infondate.
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